20 Ott Lo scambio sul posto lascia spazio al Ritiro Dedicato
Lo scambio sul posto lascia spazio al Ritiro Dedicato e alle Comunità energetiche (CER)
L’Italia sta affrontando sfide significative nella sua transizione verso fonti di energia più sostenibili e rinnovabili. Mentre il paese sta cercando di aumentare la sua quota di energia prodotta da fonti verdi, ci sono aspetti chiave da considerare, tra cui il ruolo del fotovoltaico, i cambiamenti normativi, le opportunità future e la necessità di incentivi stabili.
La fine dello Scambio sul Posto
Un importante cambiamento normativo è in arrivo nel 2024 con la cessazione dello Scambio sul Posto, un contratto che ha permesso ai detentori di impianti fotovoltaici di reinserire il surplus di energia nella rete elettrica ottenendo un rimborso dal GSE. Tuttavia, esistono alternative come il Ritiro Dedicato, che, sebbene meno remunerativo, non dovrebbe intaccare la convenienza degli impianti fotovoltaici progettati principalmente per l’autoconsumo. Questo cambiamento potrebbe comportare un lieve aumento del tempo necessario per recuperare l’investimento iniziale. Occorre notare, però, che in passato si è già verificato un rinvio della scadenza di questo sistema incentivante, quindi non possiamo essere certi che il 31/12/23 rappresenti la chiusura definitiva dello Scambio sul Posto. Rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi!
Che cos’è il Ritiro Dedicato? Le Implicazioni del Ritiro Dedicato
Con l’avvicinarsi della fine dello Scambio sul Posto, diventa cruciale capire il funzionamento del Ritiro Dedicato, l’alternativa che lo sostituirà. Il Ritiro Dedicato è una modalità semplificata che consente ai produttori di commercializzare l’energia prodotta e immessa in rete.
In sostanza, l’energia non utilizzata dal tuo impianto viene venduta direttamente al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che paga un prezzo predefinito per ogni kWh. Questo rappresenta un cambiamento fondamentale rispetto allo Scambio sul Posto, in cui l’energia in eccesso veniva semplicemente “archiviata” nella rete e poi restituita.
Le Opportunità delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Un’alternativa interessante emersa per i proprietari di impianti fotovoltaici è l’adesione alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Queste comunità offrono incentivi significativi per la re-immissione dell’energia nella rete, con tariffe premio basate sulla posizione geografica dell’impianto. Le CER rappresentano un elemento cruciale nella transizione green del paese, con un potenziale di 7 GW entro il 2030.
Incentivi Stabili e Visione Legislativa
Per affrontare con successo la transizione alle energie rinnovabili, l’Italia ha bisogno di incentivi stabili e di una visione legislativa a lungo termine. In Italia, la complessità delle regole e le frequenti modifiche normative hanno generato incertezza tra i cittadini e scoraggiato l’adozione dell’energia green.
In conclusione, l’Italia si trova in una fase cruciale della sua transizione energetica. Con le sfide che si presentano e le opportunità che emergono, è fondamentale per il paese garantire incentivi chiari, supporto normativo e una visione a lungo termine per assicurare una transizione energetica di successo verso un futuro più sostenibile.